Rilanciare la professione del mediatore culturale

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“Facilitare, aiutare e promuovere l’integrazione sociale e civile e l’inserimento degli immigrati nel territorio”: questa la finalità dei mediatori interculturali che si sono riuniti a Roma, giovedì 18 ottobre prossimo alle ore 15 presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio, per una assemblea promossa da Ami Lazio Aps. L’ incontro, che ha raccolto il patrocinio del Comune di Roma, ha proposto la creazione di un albo, per il momento in ambito regionale, ma prossimamente anche a livello nazionale, per valorizzare una  figura, quella del mediatore, che con il suo lavoro mira a rimuovere barriere linguistiche e a promuovere la reciproca comprensione culturale.

Il carattere sempre più multietnico e multiculturale della società italiana è un dato di fatto. La nostra popolazione conta circa 6 milioni di immigrati residenti, più di 70 lingue parlate, e circa 200 paesi di provenienza. In questo contesto, la presenza dei mediatori interculturali in molteplici ambiti pubblici e privati è sempre più richiesta. Al convegno in Campidoglio ha preso parte tra gli speaker, anche Gemma Vecchio, Presidente di Casa Africa e mediatrice culturale lei stessa.

 

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