Una quindicina di studenti di Casa Africa hanno creato una chat WhatsApp per formare un gruppo social.
Ideatori di questa chat sono Abdoullaye, un ragazzo maliano di 21 anni che frequenta i nostri corsi da oltre un anno e Crispim, l’amministratore della chat, che è uno studente adulto, brasiliano, anche lui assiduo frequentatore della Scuola di Italiano di Casa Africa. Abbiamo posto alcune domande ad Abdoullaye, che ha qualche idea sugli sviluppi di quest’iniziativa.
Abdoullaye, cosa volete fare con questa chat?
Per me la chat non serve solo per salutarci e fare chiacchiere, ma per fare sensibilizzazione sui temi dell’integrazione in Italia.
Perché avete inserito nella chat anche delle insegnanti?
Noi abbiamo inserito insegnanti nella chat perché abbiamo bisogno di idee e i maestri ci possono dare una mano.
Vi piace l’atmosfera di Casa Africa?
Casa Africa è un bella casa per tutti gli studenti, dove stiamo bene e ci sentiamo integrati.
Che differenza hai sentito tra la scuola di Casa Africa e la scuola di Via Palestro?
Io sento un po’ di differenza tra le due scuole. La scuola di Via Palestro è una scuola pubblica e Casa Africa è scuola di associazione, i compiti sono diversi.
Hai parlato anche con Gemma di qualche attività che volete avviare con il gruppo ?
Si, ho chiesto a Gemma di poter trovarci con i ragazzi della chat il sabato a Casa Africa per discutere tra noi e poi andare insieme a vedere monumenti di Roma. Ho chiesto se era d’accordo per darci la chiave e usare Casa Africa per i nostri incontri.
E Gemma ti ha dato il permesso?
Si, è stata gentile e ha detto che lei è contenta se lo facciamo.